mercoledì 9 aprile 2008

si parlo català m'entens?

diverse novità, quindi è ora di aggiornare.

partiamo da lunedì. mi chiama loreto, quella dei corsi di lingua online. il lavoro consiste nel gestire le chiamate e le email che arrivano un po' da tutta europa e che richiedono costi, informazioni ed eventuale iscrizione a corsi di lingua in loco. vale a dire, io ragazzino francese voglio imparare il tedesco e me ne vado a stare per due settimane in un collegio in germania. chiamo a barcellona l'agenzia di loreto e ci pensano loro. non è che il lavoro non mi piaccia - ambiente internazionale: un dipartimento per lingua e due persone madrelingua con almeno due lingue straniere per ogni dipartimento - ubicazione supercentrica, in piazza urquinaona - stipendio non stratosferico ma ragionevole e buoni pasto. però alla fine, anche se internazionale, è pur sempre poco più che un call center.

avevo in sospeso un altro colloquio, con dolors, per uno studio legale/commerciale che lavora soprattutto con aziende italiane, e che perciò ha bisogno di una persona che parli l'italiano per fare traduzioni, per assistere ai clienti e cose del genere. stipendio esattamente uguale, ma il lavoro mi piace decisamente di più. e lo studio non solo è super figo, ma anche nella zona di casa mia.

quindi, panico.

loreto continua a farmi pressione, ma io vorrei sapere qualcosa da dolors, così la chiamo. mi scuso, anzitutto, le spiego che non voglio metterle fretta, ma che il lavoro che lei mi ha offerto mi interessa moltissimo e che davvero vorrei sapere qualcosa prima di dare una risposta a loreto. dammi questo pomeriggio e domani mattina, cerco di anticiparti il secondo colloquio, quello con santiago il big boss - mi risponde. e nel giro di dieci minuti mi richiama: domani all'ora di pranzo
avrai un colloquio in inglese con santiago. vale.

ed eccoci al martedì, ovvero ieri. alle due mi presento allo studio e incontro finalmente santiago, il big boss, come si definisce lui stesso. l'intervista inizia in spagnolo, sono tesissima, però va tutto bene. poi all'improvviso inizia a parlarmi in inglese, ma tutto procede tranquillo, me l'aspettavo e quindi rispondo senza scompormi, cambiando anch'io di lingua. ad un certo punto se ne esce fuori con l'italiano, questo sì che mi ha stupita! che parlasse anche l'italiano non lo sapevo mica! ad ogni modo in italiano non mi ha lasciato parlare granché, semplicemente suppongo che abbia voluto farmi sapere che sì, è una lingua que conosce y ya está. passa di nuovo all'inglese, e poi di nuovo allo spagnolo. e poi, ecco l'intoppo, per così dire.

i
si parlo català m'entens? - sì, è vero, mi sono iscritta al corso, ed ho anche già due lezioni all'attivo, capirti ti capisco, ma parlare ancora no, non sono in grado. e decido di dirgli esattamente così, che sì capisco, ma che con due sole lezioni di parlare ancora non me la sento. come per accertarsi che davvero capisca, continua ancora per un po' a parlare catalano, frase brevi e facili, ma comunque in catalano. rispondo in spagnolo e va tutto bene.

a questo punto arriva la parte in cui santiago dovrebbe dire molto bene, le faremo sapere, ed invece mi dice, bene, puoi iniziare a lavorare il 21?

ovvio che sì, e come esco da lì vado all'agenzia per il lavoro iterinale a dare le mie dimissioni volontarie. e mi rimane un sorriso ebete stampato in faccia per tutto il giorno, ne ho ancora i residui oggi, direi.

l'altra novità riguarda la casa - sta per arrivare una new entry, questo giovedì arriverà un ragazzo sardo che, a detta di ursula, non spiccica una parola di spagnolo. io sono felicissima all'idea che dovrò fargli da balia, ovviamente. e vicent detto enzo è felicissimo all'idea che saremo quattro persone dentro casa, ovviamente. la nota positiva è che in seguito a questo arrivo, ci sarà una ridistribuzione dei bagni ed io avrò finalmente accesso al bagno figo della casa.

per il resto, to be continued... ai prossimi episodi!


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